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martedì 19 febbraio 2008

SINISTRA CRITICA, ECCO IL SIMBOLO. D'ANGELI E TURIGLIATTO CANDIDATI PREMIER

ELEZIONI: SINISTRA CRITICA, ECCO LE LISTE CON FALCE E MARTELLO(AGI) - Roma, 19 feb. - In Italia "serve un'altra Sinistra oltre l'Arcobaleno". Con questo slogan scende in campo Sinistra Critica la prima formazione a presentare un simbolo con la falce e martello per le prossime elezioni. E accanto al vecchio simbolo del movimento operaio, la novita' del "tandem, non ilticket" alla premiership fatto di una giovane donna e militante femminista, Flavia D'Angeli, assieme al senatore 'eretico', Franco Turigliatto."Serve un'altra sinistra - spiega il deputato uscente, Salvatore Cannavo' - perche' quella che si raccoglie sotto il simbolo dell'arcobaleno ha fallito: il fallimento del governo Prodi e' anche il fallimento del loro candidato premier, Fausto Bertinotti". Una sinistra, incalza Flavia D'Angeli, "inerme e inutile, che in questi mesi ha soltanto detto ai lavoratori, aigiovani, ai precari: 'non si puo' fare'...".Sinistra critica, che tra i suoi candidati avra' anche l'ex capogruppo del Prc al Senato, Gigi Malabarba, il giornalista Umberto Gai e lo storico Antonio Moscato, da' voce agli studenti e ai professori che hanno contestato la presenza del Papa alla Sapienza, alle donne che difendono la 194 ("A Ferrara diciamo - afferma D'Angeli - che gli uomini non possonocontrollare la maternita'. Perche'? Perche' no") e ai lavoratori che con il loro salario non arrivano alla fine del mese.Una sinistra con la falce e martello e quindi "comunista", ma anche "ecologista e femminista", che lancia un "programma di emergenza sociale" con le proposte di salario minimo a 1300 euro, di una patrimoniale, del salario sociale di 1000 euro perdisoccupati e precari e della riconversione dell'esercito "a uso civile".Primo ostacolo sulla strada di Sinistra critica il decreto elettorale, che prevede l'obbligo di raccogliere le firme per potere presentare le liste per quelle formazioni che non abbiano due parlamentari nelle stessa Camera: "E' assurdo - dice Cannavo' - noi siamo due eletti, ma uno alla Camera e uno al Senato, e siamo esclusi dalla norma. Ci siamo appellati alPresidente della Repubblica e abbiamo presentato un emendamento per cancellare questa disparita'. A parole tutti gli altri partiti si sono detti d'accordo, li' vedremo al momento del voto in aula... Ma comunque vada sono avvertiti, noi alle elezioni ci presenteremo". (AGI)