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martedì 27 maggio 2008

LA SAPIENZA, I FASCISTI DI FORZA NUOVA AGGREDISCONO GLI STUDENTI DEI COLLETTIVI. TRE FERITI

D'ANGELI: CLIMA CREATO DA ATTI E DICHIARAZIONI DEL GOVERNO
Un'aggressione premeditata a opera dei fascisti di Forza Nuova oggi all'Università La Sapienza di Roma. Mentre stavano attacchinando i propri manifesti gli studenti dei Collettivi Universitari sono stati infatti aggrediti a colpi di mazze, coltelli e altri oggetti contundenti. I feriti ricoverati all'ospedale, al momento, sono tre ma molti di più i ragazzi che riportano gli effetti dello scontro. L'aggressione ha il sapore di un vero e proprio agguato. I ragazzi dei Collettivi stavano infatti attacchinando i prpri manifesti dopo che, la scorsa notte, l'Università era stata tappezzata dai manifesti di Forza Nuova per reclamizzare il convegno sulle Foibe che avrebbe dovuto tenersi giovedì con la partecipazione di Fiore e che il pro-rettore Frati ha invece vietato.Improvvisa l'apparizione di tre auto da cui sono scesi cinque uomini di 30-40 anni.'Sono arrivati con tre macchine - ha spiegato all'ANSA un testimone, che vuole rimanere anonimo -. Con due auto hanno bloccato il traffico e, dalla terza, sono scesi con spranghe di ferro, bastoni e catene e ci hanno attaccati alle spalle'. Secondo il racconto dello studente, i tre suoi compagni trasportati al Policlinico Umberto I hanno riportato varie lesioni: il piu' grave una frattura cranica, un altro una lussazione alla spalla ed un terzo alcune contusioni.A margine di una conferenza stampa indetta da studenti antifascisti all'Universita', alcuni testimoni hanno sostenuto di 'aver riconosciuto negli aggressori gli appartenenti all'associazione Forza Nuova di matrice fascista che, gia' questa notte, si aggiravano per l'ateneo'.Tutti gli studenti dei collettivi che ieri si trovavano in zona universitaria, inoltre, affermano che "gia' ieri sera, verso mezzanotte, abbiamo visto una quarantina di militanti di Forza Nuova mentre affiggevano manifesti sui muri intorno al perimetro dell'universita', armati di bastoni e spranghe. E li hanno visti anche le forze dell'ordine".Alla Sapienza, intanto, gli studenti confermano gli appuntamenti gia' organizzati contro il convegno sulle Foibe che era previsto per giovedi': "Domani faremo un'assemblea pubblica sulle nuove xenofobie e il loro intreccio con le politiche securitarie, mentre giovedi' mattina confermiamo il presidio democratico all'universita' dalle 9 del mattino: perche' e' evidente che quel convegno- concludono gli studenti- sono intenzionati a farlo anche con la forza".
SAPIENZA: D'ANGELI, UNICO ESTREMISMO E' QUELLO FASCISTA =(AGI) - Roma, 9 mag. -Flavia D'Angeli, portavoce di Sinistra Critica, in una nota condanna l'aggressione che si e' verificata alla Sapienza e afferma: "Ancora un'aggressione fascista, l'ennesima da quando il governo Berlusconi si e' insediato. Stavolta all'universita' contro quegli studenti colpevoli di condurre una battaglia politica e che molti vogliono riportare all'ordine. Come si vede gli allarmi che avevamo lanciato contro l'estremismo di destra e fascista, l'unico davvero in circolazione, non erano esagerati. Non a caso Franco Turigliatto abbandono' Porta a Porta in presenza del leader di Forza Nuova, l'organizzazione responsabile del pestaggio all'universita'. Ma e' il governo che deve chiedersi come mai, a meno di un mese dal suo insediamento, si respiri un clima cosi' pesante e violento"."Evidentemente - prosegue D'Angeli - contano dichiarazioni incendiarie che suonano come un vero e proprio incitamento a commettere aggressioni. Ora basta, il governo deve dare un segnale netto di controtendenza. Ma anche l'opposizione parlamentare non puo' continuare con questo balletto di copertura politica. Lo stesso Capo dello Stato dovrebbe condannare con piu' energia agguati, ferimenti e pestaggi. Noi ovviamente solidarizziamo con i Collettivi studenteschi e ci schieriamo senza esitazioni dalla loro parte sapendo che solo una grande partecipazione politica e una grande mobilitazione collettiva puo' impedire ai fantasmi del passato, putroppo ben presenti anche oggi, di ritornare".