Riuscita la MayDay, bene anche a Torino. Bertinotti contestato. Cgil, Cisl e Uil aprono a Berlusconi e Confindustria
Si e' conclusa trasformandosi in una grande festa la manifestazione del May Day Parade 2008: il corteo - al quale secondo gli organizzatori hanno preso circa 100 mila persone e 35 carri allegorici - e'stato aperto da un gruppo di ciclisti e da uno spezzone di 'migranti'.Durante la manifestazione sono stati lanciati in aria 1.300 palloncini neri, gonfiati con elio, a simboleggiare le vittime di incidenti sul lavoro ogni anno nel nostro Paese.Anche a Torino grande manifestazione al mattino di stampo più tradizionale con il sindaco, Cgil, Cisl e Uil e via via gli altri partiti della sinistra (numeroso lo spezzone di Sinistra Critica), dei centri sociali e dei sindacati di base. Un corteo partecipato anche se piuttosto dimesso che ha visto la contestazione di Bertinotti da parte dei giovani dei centri sociali per via della partecipazione dell'ex presidente della Camera al Salone del Libro. Bertinotti si è allontanato dai contestatori ma ha poi subito altre contestazioni lungo il corteo e diversi applausi e incoraggiamenti dentro allo spezzone di Rifondazione. Da segnalare l'abbraccio commosso tra lo stesso Bertinotti e Paolo Ferrero che ha smussato lo scontro interno al Prc:"Tra me e Fausto c'e' un unico dissenso su come far ripartire la sinistra - ha detto l'ex ministro - ma ci sono tanti, anzi tantissimi punti in comune".Il Primo Maggio ha rappresentato l'occasione per Cgil, Cisl e Uil di dichiararsi disponibili a rivedere la contrattazione nazionaleEpifani Bonanni e Angeletti hanno parlato da Ravenna, la citta' dove poco piu' di venti anni fa si verifico' uno dei piu' gravi incidenti sul lavoro dal dopoguerra, con 13 lavoratori uccisi dai gas sprigionati nelle stive della MecNavi.I leader di Cgil Cisl e Uil hanno chiesto al governo di non mettere mano agli interventi da poco varati contro le morti bianche: "Dal nuovo governo ci aspettiamo che non cambi la legge sulla sicurezza', ha detto Angeletti. Al contrario, "la prima cosa che deve fare e' tagliare le tasse sui salari'. Da parte sua il sindacato mette sul piatto una proposta per la riforma contrattuale che ha gia' pronta e che dalla prossima settimana sara' sottoposta al vaglio degli organismi sindacali. Sara' questa, ha detto Bonanni, "la risposta a tutti quei provocatori che negano la responsabilita' di alcuni per scaricarla sui sindacati'.